lunedì 25 febbraio 2013

MIX Newsletter / Speciale Elezioni 2013


Vogliamo bene all'Italia

Abbiamo a disposizione occasioni infinite per informarci e votare consapevolmente, ma si rischia di non approfittarne in modo utile. Non c'e' dubbio che la rete si è intromessa nella campagna elettorale e, in genere, nella divulgazione politica. Ma anche se la rete diffonde una 'immaginetta', accanto alle frasi più o meno articolate, non raggiunge mai l'efficacia della apparizione televisiva.
Purtroppo la TV e' efficace anche nel trasmettere i linguaggi volgari e spocchiosi di alcuni candidati! Complimenti: vogliono un Paese simile a loro, sguaiato, maleducato e con principi volatili, a seconda che tocchino la loro vita e interessi o quelli degli altri. Abituano alla cattiveria; non avversari in politica,
ma nemici. Si può rendere più civile la società?
Non c'è una società migliore della politica. Per questo il PD in campagna elettorale si è soffermato per una intera giornata, a Roma, nella Casa della Architettura, a riflettere sulle " Parole" che, nel programma, sono i titoli degli impegni assunti con gli Italiani, per modificare, con la politica, anche la società; infatti la buona politica non può prescindere da un rinnovato civismo. Le parole del PD, le parole Italia Giusta: Uguaglianza, Civismo, Economia, Differenza, Pubblico, Lavoro, Fraternità, Europa, Diritti, Legalità, Libertà, Globale, Cultura, Scienza, Potere, Moralità.

Invece altre e inutili parole, piene di boria e di veleni, sono lo  specchio di quali potrebbero essere gli effetti sul nostro futuro, e non solo di quello immediato.

Meno male che non si pubblicheranno più i sondaggi. Che pena i commenti, come se fossimo gia' al 26 febbraio, seguiti da ridicole precisazioni.

E che stucchevoli i comportamenti imitativi coi cagnolini e gli atteggiamenti compiacenti per spot e servizi televisivi. Se si è così mutevoli per una campagna elettorale, quanto si rimarrà coerenti e leali con i programmi sbandierati...
Stucchevole anche la litania di chi vuol definirsi né di destra ne' di sinistra: la destra c'è eccome! e chi in Lombardia vota per Albertini deve sapere che danneggia Ambrosoli. Monti vuol far vincere Maroni? E vorrà sciupare il suo anno di governo non consentendo una chiara maggioranza al Senato? Con Monti fa il paio Ingroia, il quale, sottraendo voti al centrosinistra, aiuta oggettivamente la destra in Lombardia e a livello nazionale indebolisce il PD.
Gli Italiani devono essere convinti di quale possa essere il voto utile per garantire una maggioranza in parlamento e la governabilità al Paese.
Siano seri gli aspiranti al Governo del Paese, smettano gli insulti, si facciano misurare sui programmi. Ogni giorno sono divulgati numeri che devono preoccupare e addolorare: spariscono 58.000 studenti dalle università, come spariscono ogni giorno 480 imprese!
A Basovizza a ricordare 350.000 italiani esuli e oltre 17 mila fatti sparire nelle foibe, non c'era nessuna alta autorità nazionale.
La storia del Paese - tutta la storia! - e' la nostra anima, ed anche in campagna elettorale - o forse , soprattutto - deve essere lievito di civismo e di coesione nazionale. Ma il Paese, se vincessero la destra e la Lega, si allontanerebbe sempre di più dallo spirito di comunità, inseguendo individualismo ed egoismo, mali che acuiscono la crisi sia economica che morale, come e' evidente, ed è sotto gli occhi di tutti.
Lo slogan di un candidato alla presidenza suona così: ”la mia Lombardia senza corruzione”. Non è stato al governo regionale degli scandali sanitari di Santa Rita, San Raffaele, Maugeri...e del "trota", Belsito, ecc. ecc.? Monti e' contro il voto disgiunto, perché crede che sia meglio quella squadra rispetto ad Ambrosoli?

Pedalare! Mi avrebbe detto il mio Maestro, Marcora, di cui in questi giorno ricorre il 30° dalla morte. Il sistema democratico, per cui molti giovani, come lui, l’”Albertino” della brigata Fratelli di Dio, furono pronti a dare la vita, è faticoso e fragile; deve essere sostenuto con rigore, generosità, onesta', competenza.
La generazione dei Marcora, Berlinguer, Moro ha conosciuto la passione della militanza, la fatica della perseveranza, la gratuita' dell' impegno. Oggi si cercano gli incentivi per ogni cosa: bisogna pagare il merito, l' eccellenza, perché ciò che è dovere diventa uno ‘straordinario’ da retribuire. E la politica si è adeguata: se è una carriera con cui arricchirsi, perché stupirsi dei Fiorito?
Sono penose queste righe, perché raccontano il contrario di
quella che dovrebbe essere la politica.
Il PD, anche con questa campagna elettorale,vuole risvegliare l'amore per l'Italia. La buona politica e' condizione e strumento per valorizzare al meglio le virtù civiche, la responsabilità personale e la visione di futuro, nell'interesse generale, per concretare quel bene comune che secondo un altro indimenticato amico, Mino Martinazzoli "non è la somma degli interessi particolari ma piuttosto del disinteresse di tutti".

Pedalare! Abbiamo ancora due settimane per spiegare, convincere. Ci vuole pazienza, ma vale la pena, perché vogliamo bene all'Italia. (m.g.)
 


www.mariapiagaravaglia.it



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