domenica 24 aprile 2016

25 aprile / Anniversario della Liberazione e della Resistenza


MIX Newsletter Aprile 2016 / Editoriale

PARTITI?

Partiti, per dove?
Tutti i partiti - in Italia ma anche altrove - sono andati oltre qualsiasi definizione di liquidità. E, innanzitutto, chiediamoci se la costruzione politica debba essere frutto di liquidità o non piuttosto di fondamenta culturali solide, basate su principi saldi, che coniugano lo svolgersi degli avvenimenti secondo una cronologia che guardi al futuro, senza rimpianti per il passato, ma avendo ben presente quale sia stata la storia recente e non, per poter decifrare gli avvenimenti.
C'è una storia, nemmeno tanto lontana, ma che, per ragioni anagrafiche, quasi tutti i ministri dell'attuale governo e molti deputati (i senatori hanno obbligatoriamente dai 40 anni in su) non hanno vissuto perché nemmeno nati.
Certo non vengono ricordati - se non in sedi specialistiche – i 70 anni dal voto femminile; i 40 anni della Riforma del Diritto di Famiglia: una pietra miliare nel diritto che riconosce parità fra uomini e donne e legittima i figli nati fuori dal matrimonio. Si è capito durante il dibattito sulle unioni civili e sulle adozioni che non erano molto note queste due leggi fondamentali: 151 del 1975 e 184 del 1983. Gli anni ‘70 furono ricchi di riforme che hanno reso il Paese migliore: divorzio e diritto di famiglia, consultori e aborto, chiusura manicomi e riforma sanitaria (l. 833 del 1978). Si capisce bene che furono anche occasioni di accesa dialettica ma al dunque - come si suol dire - i partiti raggiungevano la mediazione più alta possibile, senza la ghettizzazione dei colleghi "obiettori".
Era la politica, bellezza!
Proprio come ora! e ci si stupisce per l'assenteismo. Non può interessare i cittadini la continua conflittualità interna ai singoli partiti. Non oso pensare al peso che avranno, in questo senso, le vicende di questi giorni in prossimità delle imminenti amministrative.
Uno strumento pensato per ampliare la partecipazione ed, anzi, appassionare - le primarie – stanno conseguendo una curiosa eterogenesi dei fini: creano problemi di sfaldamento nella base elettorale e nella credibilità dei partiti.
Se poi, invece, che a qualche decina di migliaia di elettori ci si affida addirittura ad un sondaggio in rete, come ci si può aspettare coerenza di comportamenti, coesione con l'intera comunità-partito, garanzia di fedeltà ai programmi?
Ribadisco che le primarie possono essere utili nelle fasi congressuali dei partiti, quando si deve scegliere i candidati legati alle diverse mozioni, ma non possono essere idonee ad individuare una classe dirigente amministrativa e legislativa.
Perché le persone si sostituiscono agli organi senza un ‘cursus honorum’ che prepari una classe dirigente competente e sperimentata. Bastano gli ultimi episodi per dimostrare quanto danno reca l‘impreparazione alla attività istituzionale!
Normare le primarie per legge? Non siamo un Paese cui si addice la modalità statunitense. Si vuole abolire l'appartenenza ai partiti, per avere movimenti di opinione, mutevoli, secondo le mode del politicamente corretto? Abbiamo constatato quanto si renda insicura l'intera società, se non c'è una offerta chiara precisa, culturalmente radicata di proposta politica.
Il Movimento 5 Stelle ora - domani un 6 Stelle, ecc. - interpreta il clima mediatico e si candida come l'unica novità al sistema dei partiti. Non sono i poteri forti a impedire la modernizzazione del Paese ma la ricercata e incitata frantumazione sociale intorno a interessi parziali contro quelli generali.
La nostra Carta Costituzionale (art. 49) prevede il diritto dei cittadini "di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale".
Senza i partiti chi determina la politica nazionale?
Dopo 70 anni è forse tempo di regolamentarli con legge ordinaria. Troppe manovre hanno sopportato, a causa delle reali scorrettezze per il loro finanziamento, come clave per la loro demolizione. Quale lo strumento alternativo, e da parte di chi, per determinare la politica del Paese?
I partiti hanno guidato i fatti storici da sempre; abbiamo studiato le fazioni delle polis greche; Menenio Agrippa aveva perfino dimostrato l'utilità della divisione fra le classi dei plebei e degli aristocratici. E poi: ghibellini, guelfi, giacobini e girondini, partiti totalitari e, fortunatamente, partiti democratici dell'epoca moderna.
Sono una proposta di organizzazione sociale, una visione della vita dei singoli e del mondo. Elaborano dottrine di pace, creano occasioni dialettiche in materia economica, finanziaria, occupazionale; decifrano la globalizzazione e le sue conseguenze; preparano al civismo e ad assumere "funzioni pubbliche da adempiere con disciplina e onore" (Cost. art. 54).
Sono la conquista che il 25 aprile celebriamo. (m.g.)

I miei per mille

IL MIO 5 PER MILLE
Alzheimer Ricerche Brescia Onlus
C.F.: 98058810171

IL MIO 8 PER MILLE

Chiesa Cattolica

IL MIO 2 PER MILLE

Partito Democratico


Pensieri in viaggio / Aprile 2016

Boia
Wilhelm Kusterer (94 anni), il boia di Marzabotto per la strage di circa 800 civili, in prevalenza donne e bambini, è stato premiato con la medaglia della sua città dal giovane sindaco, Bastian Rosenau (35 anni), il quale ha confessato di non essere affatto a conoscenza dei fatti legati alla vita di Kusterer, che è come dire di non conoscere un pezzo drammatico della storia tedesca.
Non si può fare politica senza conoscere il passato!
Le nostre nuove leve politiche ne saranno persuase?

Incivili
Reattivi per un danno materiale (rimediabile: la vernice dell'assessore milanese) incivili e senza pudore per i danni recati alla comunità. Auto in sosta, sul marciapiede, in doppia o tripla fila (con le quattro frecce che rendono invisibili?): si danneggia il traffico, i pedoni, la città.
Ma chi se ne importa?

Persecuzioni
Quelle storiche, romane, non erano che 'modeste' stragi rispetto ad oggi. I cristiani, oggi, sono le maggiori vittime. Se ne parla troppo poco. Per esempio le cinque suore trucidate in Yemen non hanno avuto nemmeno l'onore della cronaca.
Nonostante le Carte che dichiarano solennemente il diritto alla libertà religiosa, gli organismi internazionali e le opinioni pubbliche preferiscono manifestare per le razze animali in estinzione e disintegrare montagne di avorio...

Sono d'accordo
Rèmi Brague ha detto: "L'Isis raderebbe al suolo la cattedrale di Chartres, ma anche l'Europa rinuncia al cristianesimo. L'Islam? Fa breccia nelle società decadenti, dove le famiglie preferiscono i cani ai figli".

Evasori
I cittadini noti e contribuenti fedeli non avranno più segreti: tracciato ogni loro minimo movimento monetario. Invece che andare a caccia degli evasori totali e degli elusori viene limitata la libertà individuale. Un po' soviet... Meno male che ci sono le carte di Panama!

CambieRai
Speriamo! Lo Stato deve rinnovare la convenzione con la Rai. Il governo faccia valere le norme già vigenti per la tutela dei minori. Sono vergognosamente ignorate o aggirate. Usi il servizio pubblico per acculturare e chieda di evitare nei TG e nell'intrattenimento pomeridiano il voyerismo della cronaca nera!

Contro la storia
Il muro dell’Austria rinnega 70 anni di storia, che da quel confine sono passati... I muri negli Stati di Schengen dovrebbero automaticamente significare EXIT dalla UE!

Lutto
Onore a Gianroberto Casaleggio. Ha mostrato impegno e passione civile e, da cittadino, ha innovato la partecipazione politica, animando un Movimento che segna la nostra storia repubblicana.