lunedì 25 febbraio 2013

MIX Newsletter / Febbraio 2013


UNA “ALTRA” FOTO
Perché Monti non si fa fotografare con Fini e Casini, e Berlusconi con Maroni e Storace?

Bersani orgogliosamente 
si mostra insieme a Tabacci e Vendola.
E’ cambiata la foto sia di Vasto che di Palazzo Chigi. Perché Monti non si fa fotografare con Fini e Casini, 
e Berlusconi con Maroni e Storace?
L’alleanza con cui si presenta il PD è coerente 
e funzionale alla governabilità.
Vale solo la pena di ricordare che il Presidente 
della Regione Puglia in otto anni e mezzo di governo ha registrato il maggior sviluppo in termini 
di innovazione e Pil ed ha assunto atteggiamenti responsabili, di grande impatto, in relazione 
alla vicenda Ilva.
Tabacci, in Giunta con Pisapia (un militante di SEL) ha risanato i conti “intossicati” delle precedenti amministrazioni; i milanesi non hanno avuto paura di votare per uno “strano” centrosinistra. Il PD chiede agli Italiani un voto di fiducia, non per le promesse elettorali ma per quanto ha già fatto per il Paese, sostenendo il governo Monti, nell’interesse esclusivo degli Italiani, invece di scegliere la strada più favorevole, chiedendo le elezioni l’anno scorso.
In questo modo si comporta chi vuole essere statista e non guardare solo alla punta del proprio naso: Monti dovrebbe meditare. Avevamo promesso lealtà fino alla conclusione della legislatura, che si è invece anticipatamente conclusa non per colpa del PD. Gli elettori, anche del PDL, dovrebbero soppesare il danno che il loro Polo ha causato.
Nel dialogo con le persone, nelle più diverse situazioni, in strada come in occasioni programmate, sentiamo l’ansia di voler capire “come andiamo a finire”. Purtroppo gli elettori sono inondati da messaggi, il più delle volte causati da un dibattito tutto interno al politichese. Fa bene Bersani ad usare qualche volta espressioni ed immagini anche troppo popolari, ma occorre davvero farsi capire. I programmi devono essere capiti. Il PD perciò cambi registro, voli alto, trascuri le repliche per non dare un doppio vantaggio (così insegnava Andreotti) all’avversario. Gli Italiani si aspettano lavoro, equità e diritti civili: sono gli ingredienti per lo sviluppo materiale e per il progresso morale del Paese.
E smettiamola di porre domande sul “dopo”. Pensiamo piuttosto al “prima”: non si devono prevedere scenari diversi prima di aver fatto lo spoglio delle schede. Chi ce lo fa fare di chiederci che cosa potrebbe succedere se ci sarà il pareggio al Senato.. se Ingroia fa vincere il centrodestra… ecc.ecc.
E’ vero che la partita è aperta, ma proprio per questo dobbiamo giocarla al meglio.
Se non vince il PD, perde l’Italia! Perciò facciamo di tutto per vincere! (m.g.)


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