lunedì 25 febbraio 2013

MIX Newsletter / Febbraio 2013 (3)


UNA “ALTRA” VISIONE

Donne! Quanta evocazione nel nome donna: domina che è la padrona di casa; e donus? Dono dell'umanità, perché qualsiasi antropologia culturale non può evitare di collegare la donna alla fecondità e al prolungamento della vita sul globo, questa "aiuola che ci fa tanto feroci”, e pare particolarmente feroce contro le donne.
La donna e’ il soggetto che determina i maggiori cambiamenti nella società. Il ruolo all’interno della famiglia, soprattutto, è caratterizzato dalla funzione educativa e di allevamento. Credo che nella sede più universale del dibattito e della riflessione nella Chiesa sui segni dei tempi, cioè nel Sinodo, debba essere affrontato questo immane e importante argomento che riguarda il futuro della dignità della persona e dello sviluppo integrale dell’umanità.
Asia Bibi un nome per tutte. 
Si conclude un anno dalla tremenda contabilità per quanto riguarda il numero delle donne, in Italia e nel modo, vittime di ogni tipo di violenza, che si può sintetizzare nella concezione della donna come oggetto: di proprietà, di consumo, di tratta e di fanatismo.
Per quanto ci riguarda, in Italia, una lunga e non sempre facile strada e' stata tracciata con norme anche molto avanzate per ottenere almeno il riconoscimento del diritto alle pari opportunità. A parte la “gaffe” della Corte d’Appello di Roma che annulla la lista del Partito Radicale per eccesso di presenza femminile! Ci hanno insegnato che c’è una ‘ratio’ per interpretare le leggi; la logica delle quote rosa, che piaccia o meno, è funzionale a recuperare il più possibile le donne. Bastava l’intelligenza per non annullare la lista.
Eppure ci sono Paesi "non occidentali" che hanno già raggiunto in politica mete ancora lontanissime per le donne italiane: presidenti di repubblica, cancelliere, prime ministre: si va da Golda Meir a Indira Gandhi, dalla Merkel alla Presidente della Costa d' Avorio. E’ pur vero che, perfino negli USA, è arrivato alla presidenza prima un uomo nero che una donna…
Tuttavia ciò che turba i giorni del Terzo Millennio, a tutte le latitudini, e' la violenza che si scatena contro le donne. Chi avrebbe indovinato la reazione delle donne indiane contro gli stupri?
Il nome di Malala segna la marcia della storia delle donne a difesa della propria dignità. (Io sono tra le persone che condividono l' appello a che le sia assegnato il premio Nobel).
Il PD con il suo Statuto e con le recenti primarie, favorisce l’avanzamento delle donne nello scenario politico. Alla presenza nelle liste deve corrispondere, però il protagonismo nelle istituzioni.
Le donne che si affermano in ogni paese vincono in nome di tutte le altre sorelle nel mondo. (m.g.)

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