sabato 21 giugno 2014

MIX Giugno 2014 / #italiariparte / Assemblea nazionale












ADESSO TOCCA A NOI
#italiariparte

Sono stata all’Assemblea Nazionale dello scorso 14 giugno.
E’ stato un momento davvero importante dopo la vittoria alle elezioni europee, che ci hanno fatto registrare un risultato che nemmeno le più ottimistiche aspettative ci avrebbero consentito di sperare. Desidero trasmettere un mio pensiero semplice: ce la possiamo fare. Lo dico non solo con la speranza di ieri ma con la convinzione di oggi. Ho visto il Segretario, maturo, consapevole delle opportunità ma anche dei rischi; ha trasmesso un pensiero forte che ha coinvolto tutti in un impegno corale: ognuno di noi qualunque ruolo occupi, qualsiasi responsabilità ricopra, faccia la sua parte nel convincimento che si lavora non per il PD, o almeno non solo per il PD, ma per il Paese che, generosamente, ci ha dato il suo appoggio ma pretende fatti concreti. E’ questo il senso di “adesso tocca a noi”. Matteo Renzi, infatti, in diverse circostanze ha affermato che “il 40,8% non è un dato del segretario né di tutti noi soltanto. Non c’è un buon risultato del PD o del governo, di un singolo o di un gruppo dirigente. E’ molto di più, è una attestazione di speranza per molti aspetti sconvolgente. Noi dobbiamo considerare questo dato con entusiasmo ma anche con responsabilità”.
Prima di Renzi siamo stati capaci di arrivare almeno vicino al 40%? La legislatura finisce in fretta e vogliamo mantenere questo consenso?
Per tre città perse (capirne i motivi) sia pure significative, si è stati più costernati di quanto essere felici per quelle riconquistate o mantenute…
Il Segretario Matteo Renzi sa bene che si è forti se uniti e leggo in questo modo anche la volontà di recuperare tutti i ‘brand’ della storia dei nostri partiti. C’è bisogno di recuperare storia e cultura e trovo meritevole il ricordo, anche agiografico, di Berlinguer e, segnatamente, rievocandone rigore e austerità, ma varrebbe la pena di richiamare anche molti altri testimoni. In giorni di scandali e di caste troppo pagate mi piace ricordare De Gasperi che non dava lo stipendio di segretaria alla figlia Maria Romana perché - diceva- non poteva caricare lo Stato di due stipendi pubblici. E a proposito della riforma del PA viene il suggerimento diretto, di non cumulare incarichi e prebende perché è il modo in cui si formano le cricche. E’ il controllo sociale che evita di sbandare, per cui trovo conveniente il suggerimento di Matteo Renzi ad essere testimoni attivi nel difendere trasparenza e onestà. E’ evidente l’utilità dei social network per connettere in maniera diffusiva ma non c’è di meglio che stare coi piedi per terra, incontrare le persone a tu per tu, porta a porta, per riconquistare la fiducia che suscita una sincera relazione umana, interpersonale.
Anche per conquistare il 2 per mille a favore del partito (abbiamo felicemente cancellato il finanziamento pubblico) occorre seminare fiducia e credibilità.
Per i detrattori di professione per i quali il “ma, però” sono sempre in agguato, per quanti lanciano accuse di cesarismo mediatico, per quanti diffondono paure e preoccupazioni per la tenuta della democrazia e la salvaguardia della Costituzione, la nostra risposta è una sola: non è più tempo di insidie e di tentativi di far morire orgoglio e futuro. Possono esserci errori, proposte non adeguate, progetti non funzionali, ma non è dai personalismi, dalle posizioni preconcette e da eterni primi della classe, che può attivarsi un giusto dibattito, un recupero di idee e consigli, che possono arricchire e rendere più forte la proposta del partito.
Cari amici, nel salutarvi voglio dirvi ancora andiamo avanti, possiamo farcela. (m.g.)
#italiariparte

Abbiamo felicemente cancellato il finanziamento pubblico

Come destinare 
il contributo del 2x1000 
al Partito Democratico



Pensieri in viaggio

La preghiera può tutto. Insieme per pregare e non pregare insieme. Sulla spiaggia dello sbarco il 6 giugno 2014 si sono abbracciati i nemici di 70 anni fa. Nella casa di Papa Francesco si sono abbracciati Peres e Abbas. Non è ora che scoppi la pace anche fra Israele e Palestina nella reciproca sicurezza di due Stati per due popoli, essendo garanti USA, EUROPA e RUSSIA?

Viva l'Europa. Gli Italiani hanno battuto i tedeschi in percentuale di votanti. Vediamo di batterli in tutto. Diamo per il semestre europeo un grande slancio al nostro Governo. Parliamo di più Europa; facciamo studiare più Europa; la RAI soprattutto (il governo utilizzi il contratto di concessione) e tutti i media parlino tanto di Europa quanto di Italia. Conosceremo un’Europa più amica che matrigna.

ICI, IMU, TASI. Perfino il primo ministro ne ha capito poco. Figurasi gli Italiani. Un po’ di vergogna a cambiare non solo le sigle ma anche l’imposizione. Una volta caduto il governo Berlusconi perché attuare il suo programma? Bastava mantenere l’Ici di Prodi e avremmo avuto più equità e meno confusione.

Mediterraneo. Tomba di persone per le quali nessuno potrà nemmeno piangere. Oltre a invocare giustamente l’Europa ed, anzi, mettere in atto una qualche azione di forte rivendicazione, il Paese ha a disposizione strutture inutilizzate (penso alle caserme) dove ci sarebbero situazioni già idonee all’accoglienza. CRI e altre organizzazioni -ciascuno per la propria competenza- potrebbero fare dell’immigrazione non un problema “leghistico” ma un’occasione per pensare ad una strategia di possibile integrazione.

lunedì 9 giugno 2014

MIX Giugno 2014



LA BUONA POLITICA 
PER IL PAESE NORMALE

Dunque era possibile la vocazione maggioritaria! Purtroppo l’abbiamo fallita nel 2008, forse perché erano i democratici stessi a non essere convinti del tutto … Ora il Partito Democratico è nato davvero e come direbbe Manzoni “la c’è la Provvidenza” perché, in un sol colpo, con una maggioranza inaspettata, è nato il PD ed è stata rinnovata la classe dirigente (non si usi più il termine rottamazione che può riferirsi a cose –magari all’usato sicuro- ma non alla dignità delle persone). Gli elettori l’hanno capito e hanno dimostrato, come è successo altre volte in momenti di pericolo, di scegliere responsabilmente ed hanno affidato a Renzi il mandato di utilizzare bene, in Italia e in Europa, quel consenso ottenuto con una percentuale superiore a quella della Merkel. E oggi appare quanto fosse lungimirante la decisione di adere al PSE, che mette al riparo dalle polemiche su centrismo e altro; anche dall’essere democristiani! Il ricordo della stagione in cui De Gasperi raggiunse il 48% è utile per conoscere la storia e riconoscere che la stagione della Democrazia Cristiana è conclusa per sempre; ha realizzato il compito storico di condurre alla democrazia normale, con l’alternanza e con un pluralismo politico che ha rafforzato il sistema. Ora, con il 41% Renzi deve completare un altro disegno storico: deve accelerare il processo di unificazione politica europea. Dopo la moneta unica manca un esercito di difesa europeo, una unitaria politica estera e un armonizzato sistema fiscale. Sarà indispensabile realizzare un grande programma in accordo con Merkel, che è magna pars nel PPE come il PD è il più forte membro del PSE. Perciò il programma del governo italiano, e del PD, si riassume nel confermare i messaggi capiti dagli Italiani: riforme, riforme, riforme; lavoro, lavoro, lavoro; Europa, Europa, Europa! E in questo senso bisogna far valere quanto si è promesso durante la campagna elettorale e, cioè, che questa volta sarebbero stati gli elettori a scegliere il presidente della Commissione. Renzi, che pure ha dichiarato che prima vengono i contenuti e poi i nomi, si assuma anche l’onere di non deludere i cittadini europei.
Deve incominciare una fase nuova di comunicazione fra il Parlamento europeo e quello nazionale perché si batte il populismo antieuropeo spostando l’attenzione dell’opinione pubblica sulle soluzioni e le opportunità che l’Europa offre ai Paesi membri. Il PD faccia interagire i suoi gruppi parlamentari e solleciti una comunicazione istituzionale -a partire, e soprattutto, dalla RAI- di tutto quanto concerne la vita politica, economica e sociale rappresentata a Bruxelles.
Il Presidente del Consiglio, dalla prima conferenza stampa a tutti i successivi interventi, ha mostrato una leadership decisa e mite, non volendo alterare gli equilibri della maggioranza che sostiene il governo, consapevole che anche i partiti minori (solo perché più piccoli, ma non per dignità democratica) garantiscono la governabilità e la stabilità, un bene che suscita fiducia anche nei mercati. La maggioranza, dal canto suo, deve riconoscere che la legislatura potrà essere fruttuosa e durare a causa del consenso procurato da Matteo Renzi; un consenso elettorale interclassista che, finalmente, farà superare tutti gli “essere ex di qualcosa” all’interno del PD.
Lo “sblocca Italia” è un messaggio accattivante e necessario da realizzare. Nella mia stessa esperienza so di aver lasciato al ministero della sanità atti inattuati, perché, in genere, in Italia, manca il senso della continuità istituzionale. Piuttosto si sedimentano norme su norme invece di cancellare, abrogare, correggere o semplicemente attuare. La semplificazione e la trasparenza sono gioielli da incastonare nelle istituzioni; i burocrati sono garanti delle procedure, ma tocca ai vertici politici controllare scadenze e rispettare le leggi approvate dal Parlamento.
Il lavoro per noi elettori, però, non è finito. La prossima domenica 8 giugno si vota per i ballottaggi e, per rafforzare il voto del 25 maggio, occorre votare e far votare. Comuni, regioni e governo centrale, concordi, possono spingere il Paese verso quella crescita economica che consente di intravedere un orizzonte più sereno. (mg)

MIX Giugno 2014 / Festa della Repubblica


2 giugno 
Festa della Democrazia

Il 2 giugno 1946 è nata la Democrazia. So quanto i sentimenti degli Italiani si sentano mobilitati per la Parata del 2 giugno ai Fori Imperiali e mi indigna che ogni scelta, anche di grande rilievo civile e politico, sia giudicata in base ai costi. Tuttavia, personalmente, mi sentirei di far festa con l'apertura ai cittadini di tutti i luoghi della democrazia, come fa il Capo dello Stato al Quirinale. Visitare i palazzi comunali e conoscere le aule dove si svolgono i Consigli, il Senato, la Camera dei Deputati, le sedi regionali, le prefetture (le caserme sono aperte il 4 novembre, Festa delle Forze
Armate). Gli eletti e le guide -preferibilmente volontarie- illustrino i luoghi, le opere d'arte che contengono, le funzioni che vi si svolgono e le relative procedure...Far sentire i cittadini "padroni" non solo visitatori: renderli orgogliosi.
Le Forze Armate, i Corpi Civili dello Stato riscuotono un apprezzamento quotidiano dei cittadini, mentre non sono conosciuti i luoghi dove si esprime "la sovranità popolare". (mg)

Pensieri in viaggio



Donne 1
Mamme coraggiose che hanno aspettato i loro figli dall’Africa. A suo tempo presentai la legge sull’adozione internazionale con il prezioso e determinante contributo di due grandi giuristi amici dei bambini, Carlo Alfredo Moro e Giampaolo Meucci. Conosco il faticoso iter e i costi non solo economici per un atto d’amore che qualifica i genitori adottivi. Bene il governo che ha agito durante la campagna elettorale senza che trapelasse la notizia.

Donne 2
Meriam e Asia Bibi interpellano le nostre coscienze. Sono vittime di tradizioni –non di civiltà- che l’Occidente può aiutare a superare. E comunque l’Europa e il resto del mondo, che condividono il diritto umanitario, si muovano!
Martiri per la religione e donne schiave di maschilismi preistorici non dovrebbero avere né luogo né tempo in cui avvenire nel terzo millennio. Il nostro governo sa agire nel silenzio con una preziosa diplomazia e perciò continui ad agire, non dimenticando anche i nostri due Marò.

Accattonaggio
Nelle città si è troppo diffuso con risvolti sgradevoli che ottengono il risultato di allontanare la solidarietà e la comprensione. E’ indispensabile che i bisognosi trovino sollievo nei servizi dedicati e nelle azioni del volontariato mentre le persone che infastidiscono siano identificate e indirizzate alle soluzioni più opportune: o il rientro nei loro paesi o l’aiuto strutturato. I poveri non devono essere trattati purchèssia, ma secondo la inviolabile dignità della persona. Si pensi allo sfruttamento inaccettabile dei minori e degli anziani.

Scorte indecenti
Scorrazzano scorte ingiustificate di personaggi politici di cui non c’è più nemmeno memoria. Auto, carburante, turni degli uomini: a proposito di risparmi! Chi ha scelto di essere provocatore e di essere libero e liberale come politico, nel dire e fare gesti che potrebbero procurare danno, non pretendano di essere difesi. Ciascuno ha la responsabilità dell’attività che si è scelto; non possono essere solo gli uomini delle forze dell’ordine a dover rischiare la vita per svolgere il loro lavoro… 

Corruzione
Continuano le notizie allarmanti che indignano e allontanano la fiducia e la speranza nella politica. Ci sono i corruttori perché ci sono i corrotti –si dice-. Sono sicura che chi non vuole, non si lascia corrompere! Perché non ci si accontenta del ruolo importante, del prestigio? L’avidità è il cancro della vita sociale.
Ha ben detto Papa Francesco nella omelia della Messa per i parlamentari: “una classe dirigente che si allontana dal popolo, è incapace di altro se non di seguire i propri interessi e di scivolare verso la corruzione (…) è tanto difficile che un corrotto riesca a tornare indietro. Il peccatore sì, ma il corrotto è fissato nelle sue cose”. E con severità, che molto ha impressionato, ha sancito che “i peccatori pentiti sono perdonati. I corrotti no, perchè rifiutano di aprirsi all’amore”.