lunedì 9 giugno 2014

Pensieri in viaggio



Donne 1
Mamme coraggiose che hanno aspettato i loro figli dall’Africa. A suo tempo presentai la legge sull’adozione internazionale con il prezioso e determinante contributo di due grandi giuristi amici dei bambini, Carlo Alfredo Moro e Giampaolo Meucci. Conosco il faticoso iter e i costi non solo economici per un atto d’amore che qualifica i genitori adottivi. Bene il governo che ha agito durante la campagna elettorale senza che trapelasse la notizia.

Donne 2
Meriam e Asia Bibi interpellano le nostre coscienze. Sono vittime di tradizioni –non di civiltà- che l’Occidente può aiutare a superare. E comunque l’Europa e il resto del mondo, che condividono il diritto umanitario, si muovano!
Martiri per la religione e donne schiave di maschilismi preistorici non dovrebbero avere né luogo né tempo in cui avvenire nel terzo millennio. Il nostro governo sa agire nel silenzio con una preziosa diplomazia e perciò continui ad agire, non dimenticando anche i nostri due Marò.

Accattonaggio
Nelle città si è troppo diffuso con risvolti sgradevoli che ottengono il risultato di allontanare la solidarietà e la comprensione. E’ indispensabile che i bisognosi trovino sollievo nei servizi dedicati e nelle azioni del volontariato mentre le persone che infastidiscono siano identificate e indirizzate alle soluzioni più opportune: o il rientro nei loro paesi o l’aiuto strutturato. I poveri non devono essere trattati purchèssia, ma secondo la inviolabile dignità della persona. Si pensi allo sfruttamento inaccettabile dei minori e degli anziani.

Scorte indecenti
Scorrazzano scorte ingiustificate di personaggi politici di cui non c’è più nemmeno memoria. Auto, carburante, turni degli uomini: a proposito di risparmi! Chi ha scelto di essere provocatore e di essere libero e liberale come politico, nel dire e fare gesti che potrebbero procurare danno, non pretendano di essere difesi. Ciascuno ha la responsabilità dell’attività che si è scelto; non possono essere solo gli uomini delle forze dell’ordine a dover rischiare la vita per svolgere il loro lavoro… 

Corruzione
Continuano le notizie allarmanti che indignano e allontanano la fiducia e la speranza nella politica. Ci sono i corruttori perché ci sono i corrotti –si dice-. Sono sicura che chi non vuole, non si lascia corrompere! Perché non ci si accontenta del ruolo importante, del prestigio? L’avidità è il cancro della vita sociale.
Ha ben detto Papa Francesco nella omelia della Messa per i parlamentari: “una classe dirigente che si allontana dal popolo, è incapace di altro se non di seguire i propri interessi e di scivolare verso la corruzione (…) è tanto difficile che un corrotto riesca a tornare indietro. Il peccatore sì, ma il corrotto è fissato nelle sue cose”. E con severità, che molto ha impressionato, ha sancito che “i peccatori pentiti sono perdonati. I corrotti no, perchè rifiutano di aprirsi all’amore”.

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