lunedì 6 maggio 2013

MIX Ricordo di Andreotti

ADDIO PRESIDENTE


Ha attraversato tutto il secolo breve, completamente immerso nelle evoluzioni
socioeconomiche e politiche del nostro Paese e del mondo.
Sette volte Primo Ministro e ripetutamente Ministro (mai all’Istruzione e alla Sanità, mi disse!) e Presidente delle Commissioni Esteri (non c’era Paese del mondo che non lo conoscesse) ma anche semplice parlamentare, sempre diligente, fino alla nomina a senatore a vita. Un riconoscimento dovuto ad un politico che è stato un testimone dalla Costituente fino ai nostri giorni.
Ho avuto l’onore di parlare nell’Aula del Senato, in occasione del suo ’90 compleanno; ho giurato nel suo governo, come Sottosegretario alla Sanità nel 1988; per anni ho assistito alla Messa quotidiana -con lui lettore- nella Chiesa di Vicolo Valdina.
Ad una vita lunga corrisponde ovviamente una biografia smisurata, parte della quale ho conosciuto direttamente, sia nella DC che nelle Istituzioni parlamentari.
I “coccodrilli” e i commenti di questi giorni non saranno imparziali, perché è ovvio che si è di parte, quando si tratta di un politico -e che politico!- che ha vissuto molte controverse vicende.
Gli avversari lo descriveranno come cinico ed altro ancora; gli amici e gli estimatori ricorderanno lo statista sempre preparato e attento, dalle infinite attività di attenzione alle persone di ogni ceto e provenienza. Moltissimi umili cittadini esibiranno con orgoglio i suoi messaggi manoscritti.
Non ha interpretato la politica come una guerra agli avversari ed oggi mi sembra
questa una lezione da non dimenticare.

Mariapia Garavaglia

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