martedì 15 novembre 2016

Ricordo del presidente Carlo Azeglio Ciampi

Ciampi: la squadra

Una sera, al Quirinale, cenando al Torrino, tutti insieme, i suoi ministri, chiesi un po' impertinente, come avesse composto la squadra di governo. Il Presidente rispose col garbo consueto e un po' d'ironia, che non si era fatto dare i nomi dai Partiti e che aveva scelto i primi della classe.

È noto  che,  mediaticamente, erano individuati dei 'Ciampi boys' tra giovani economisti di chiara fama e che aveva amici di grande prestigio e notorietà come Andreatta, Cassese, Merloni, Maccanico e gli altri; ma io ero fuori da qualsiasi gruppo che fosse noto e legato al già Governatore della Banca d'Italia. Semplicemente aveva chiesto chi sarebbe stato in grado di ‘ riformare’  la  riforma della Sanità. E, infatti, ricordo che  quando ebbi finito di firmare il decreto dopo il giuramento,  con quelle brevi parole che si sussurrano per un saluto di rito, mi disse " sistemerà la sanità ?" Incredibile: una personalità che mi incuteva soggezione solo avvicinandomi, mi accreditò della sua stima e volle che ci scambiassimo il Tu, dopo il mio doveroso, ossequioso Lei. Divenimmo quella che chiamai la nostra classe, riconoscendo nei 'compagni di classe' un gruppo di colleghi di formidabile competenza e, insieme, umiltà.
Il Maestro dava l'esempio, per primo.

Fu un breve e lungo anno. Fini' troppo in fretta per l' interesse degli Italiani, ma fu ricchissimo di scelte che in altri tempi avrebbero esigito una intera legislatura per portarli a termine.
Storia e cronologia ne danno testimonianza. Per quanto riguarda il solo comparto sanità ancora oggi, a ventidue anni di distanza, si lavora ancora sui moltissimi provvedimenti approvati fra il 1993 e 1994.
Ci sono episodi che hanno lasciato un ricordo indelebile, dai risvolti più umani che politici, significativamente legati a scelte che il Presidente accompagno'.
Dopo la pubblicazione del Libretto rosa sulla salute della donna ebbi un doloroso contrasto con i vertici Cei per il capitolo sulla regolazione delle nascite e Ciampi mi chiamò per dimostrarmi quanto avesse capito la mia sofferenza e quanto mi supportasse.
Curioso e'stato l'incontro formale, bilaterale, che aveva programmato coi ministri per preparare la Finanziaria 1994. Mi presentai sola, senza Capo di Gabinetto e tecnici della struttura. E gli altri? Risposi che sarebbe toccato a me scegliere e che avrei dovuto sapere  quanto si chiedeva alla Sanità: 7500 miliardi! Ce la farai? Si, perché il Prontuario Terapeutico deve essere ripensato in funzione della efficacia e indispensabilità dei farmaci (tema posto spesso da Andreatta): e, infatti, solo in quel comparto risparmiai 4000 miliardi, assicurando più farmaci gratuiti a tutti, per la fascia A. Fu una operazione di interesse sociale e culturale, perché si garantiva la stessa qualità del farmaco ai bisognosi e ai ricchi, i quali certamente non utilizzavano la ricetta rosa per comperare i farmaci. In un Consiglio dei Ministri mi mostrò un articolo del Financial Time che elogiava la mia riforma del farmaco. Usalo, mi disse e io: a chi vuoi che interessi il FT?!


La grandezza dell’uomo nella semplicità. nel giorno in cui ci ha lasciato ho raccontato a Romano Prodi un episodio che mi commuove al ricordo. Ero alla Croce Rossa e il Presidente è venuto a trovarmi e mi ha confidato - a me, minima!-  la sua ansia per accettare l’ incarico di ministro del Tesoro. Tutti immaginano quale possa essere stata la mia risposta!Ebbi il presidente sempre solidale,e dopo l'esperienza ministeriale, rimase salda una relazione di devozione e amicizia, che mi onora ancora. (m.g.)

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