sabato 10 settembre 2016

Ettore Bernabei

GRAZIE
La scomparsa di Ettore Bernabei ha suscitato un consenso generale per come ha esercitato le sue funzioni pubbliche. La sua esemplarità dovrebbe ispirare gli attuali dirigenti delle nostre organizzazioni sia pubbliche che private. Competenza e onestà valorizzano le capacità di tutti e producono sviluppo per l'intero Paese. Bernabei non dovette mai rinunciare ad affermarsi con le sue idee politiche e la sua testimonianza cristiana e, in forza di queste virtù civili, ha potuto garantire rispetto della pluralità culturale e politica. Le infrastrutture - da quelle culturali a quelle economiche- che lo hanno visto responsabile, hanno ricostruito l'Italia e, con la Rai, anche un po' gli Italiani. Costruì autostrade, uffici postali, ospedali, acquedotti: modernizzò l'Italia. Le regole non lo hanno fermato "burocraticamente" perché le ha finalizzate al bene comune. Non lo intimorirono coloro che cercavano in tutti i modi di fermare la sua azione.

Occorrerebbe che le giovani generazioni, che si dedicano all'impegno pubblico, studiassero, almeno un pò, e cercassero di imitare, molto, tali predecessori. Più etica e meno estetica, soleva dire. E la sua fede lo rendeva fiducioso anche per l'avvenire del nostro Paese. Grazie a "un italiano per bene" che Domenico Arcuri, parafrasando Lincoln, ricorda così: "modellò uomini orgogliosi del posto in cui vivono in modo tale che il proprio paese sia orgoglioso di loro". (m.g.)

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